Menu principale:
Anomalie delle palpebre
L'entropion consiste in un difetto nella conformazione delle palpebre, che sono rivolte verso l'interno dell'occhio irritando con le ciglia la cornea e causando dolore, infiammazione e anche ulcere.
È un problema congenito di tipo dominante che colpisce più di frequente la palpebra interiore. Si può manifestare a qualunque età e richiede un intervento chirurgico di correzione che porti il bordo palpebrale in posizione normale.
Se trascurato, può portare alla perdita della vista a causa delle lesioni alla cornea.
L'ectropion è il clifetto opposto: il margine delle palpebre inferiori è rivolto verso l'esterno, esponendo Ia congiuntiva deII'occhio invece di proteggerla. È meno pericoIoso elI'entropion; come conseguenza più grave, infatti, può comportare una congiuntivite che richiede un trattamento medico. Nei casi più eclatanti può essere corretto chirurgicamente. A volte entropion ed ectropion compaiono contemporaneamente: la palpebra superiore è girata verso l'interno e quella inferiore verso l' esterno.
Un altro difetto che riguarda la terza palpebra è rappresentato dal cosiddetto "occhio a ciliegia". La -ghiandola della terza palpebra si infìamma e sporge dall' occhio, apparendo come una pallina rossa. La condizione non comporta problemi particolari, a parte quelli estetici, ma può essere corretta chirurgicamente.
La displasia dell'anca
per cui diventa instabile. Con il ternpo, la condizione può peggiorare sempre più e degenerare in artrite, con incapacità del cane a utilizzare la zampa.
Si ritiene che la displasia delI'anca abbia una predisposizione genetica: se i genitori sono displasici, è molto pro
babile che il difetto si presenti nei cuccioli. Tuttavia se i genitori sono esenti da questo difetto non è garantito che esso non si nranifesti nella prole. Questa patologia può avere gradi di sviluppo molto diversi, da un lieve difetto che non causa alcun sintomo, a una grave menomazione dell' arto.
La diagnosi si esegue con la visita clinica e una radiografia alle anche che permette di valutare il grado di displasia presente.
Il trattamento varia secondo la gravità: da una limitazione dell'esercizio fisico, all'uso di antinfiammatori, a vari tipi di interventi chirurgici. I cani colpiti non devono essere fatti riprodurre.
La demodicosi
La denroclicosi (o roqna demodettica) è una malattia della pelle causata da un microscopico acaro parassita (Demodex canis) che vive nei follicoli del pelo e si trova normalmente in piccolissimo numero nella pelle di quasi tutti i cani (i cuccioli lo prendono dalla madre durante i primi giorni di vita) senza causare alcun problema. In determinate circostanze, gli acari prolifèrano in modo molto rilevante e il cane presenta sintomi come perdita di pelo, aree della pelle arrossate e secondariamente infezioni batteriche dei follicoli. La malattia può coinvoglere solo poche zone limitate della pelle (demodicosi localizzata) o estendersi a vaste aree cutanee ( demodicosi generalizzata), che ovviamente è una forma molto più grave. Alcuni cani sono predisposti geneticamente a contrarre la forma generalizzata, e non devono essere riprodotti perché possono trasmettere alIa discendenza questo carattere sfavorevole.
Il veterinario può diagnosticare la malattia eseguendo dei prelievi dlalla pelle (raschiati cutanei) e osservando al microscopio la preseltza del parassita. La terapia consiste in prolungati trattamenti antiparassitari e nell'eventuale somministrazione di antibiotici per controllare le infèzioni batteriche secondarie. La maggior parte dei casi è curabile, ma talvolta la malattia può essere tenuta sotto controllo, ma non debellata. La forma Iocalizzata spesso guarisce spontaneamente senza necessità di cure.
La filariosi cardipolmonare
È una malattia sostenuta da un verme parassita, la filaria (Dirofilaria immitis), che da adulto vive nel cuore destro e nelle arterie polntonari degli animali colpiti.
Questo parassita, lungo fino a 30 cm, produce delle larve microscopiche, dette microfilarie, che restano in circolo nel sangue.
Quando una zanzara punge un infestato, insieme al sangue aspira anche alcune microfilarie, che in seguito può iniettare a un altro cane trasmettendogli la malattia. Il contagio può avvenire solo tramite la zanzara e non è possibile per semplice vicinanza tra due cani. Le microfilarie, inoculate nei tessuti del nuovo ospite, iniziano a crescere e a spostarsi verso il cuore, dove vanno a Iocalizzarsi nel giro di sei mesi, diventate ormai vermi adulti in grado di ricominciare il ciclo.
Le filarie possono causare gravi danni al cuore e ai vasi polmonari, provocando insufficienza cardiaca e morte.
Questa malattia è particolarmente subdola, perché quando i suoi sintomi (dimagrimento, facile affaticabilità, scarsa resistenza allo sforzo, tosse ) si rendono manifesti, significa che si sono già instaurate lesioni cardiache e polmonari.
Il metodo più sicuro per diagnosticare la filariosi cardiopolmonare consiste nell eseguire un esame sierologico (basta un piccolo prelievo di sangue) che è in grado di svelare la presenza dei vermi adulti nel cuore. Devono passare sei mesi dalla puntura di una zanzara infestata perché questo test sia significativo, pertanto di norma lo si esegue in primavera, prima di iniziare la prevenzione.
L'osservazione diretta al microscopico di una goccia di sangue può mostrare la presenza delle microfilarie, le larve prodotte dai vermi adulti.
Tuttavia in una grande percentuale di cani parassitati questo tipo di esame risulta negativo e non è attendibile.
La filariosi cardiopolmonare si può prevenire facilmente in modo sicuro ed efficace.
Esistono in commercio vari prodotti, da somministrare per bocca (compresse, bocconcini) o da applicare sulla pelle (fialette) una volta al mese, per tutto il periodo in cui sono presenti zanzare.
L'inizio e la durata della prevenzione variano da zona a zona, secondo il clima e la presenza delle zanzare.
In alternativa, è possibile utilizzare un nuovo prodotto che somministriato per iniezione è in grado di fornire una protezione di dodici mesi.
La cura contro questa malattia parassitaria consiste nell'iniettare un farmaco che uccide le filarie presenti nel cuore. Si eseguono due iniezioni intramuscolari a distanza di 24 ore una dall'altra.
Nelle settimane successive il cane deve stare a riposo completo, per permettere alI'organismo di eliminare i parassiti morti senza che si creino cornplicazioni.
Cornpletata con successo la cura, è opportuno sottoporre il cane a una regolare profìlassi per evitare che si infesti nuovamente.
Il criptorchidismo
Nel feto di sesso rnaschile i testicoli si formano all'interno dell'addorne e in seguito discendono nello scroto.
Normalmente al momento della nascita o nel periodo successivo i testicoli sono già presenti nello scroto, ma in alcuni casi la loro discesa avviene più tardi.
Se tuttavia dopo i 5-6 mesi di età sono ancora ritenuti dentro l''addome, o a livello delI'inguine, essi non scenderanno più. Si parla in questo caso di criptorchidismo, malformazione che può riguardare entrarnbi i testicoli, e il cane è sterile, oppure uno solo (monorchidismo), e in tal caso il cane è fertile.
Non esistono farmaci in grado di rimediare al criptorchidismo.
I cani criptorchidi devono essere castrati perchè questa condizione può essere ereditaria: i cani affetti non possono partecipare alle mostre canine e sono soggetti a sviluppare tumori testicolari con una frequenza molto maggiore dei cani normali.
Il colpo di calore
l cani non sono in grado di sudare, come fanno le persone, per abbassare la loro temperatura corporea quando fa molto caldo. Essi controllano la loro temperatura ansimando, il che causa l'evaporazione di acquo dalla lingua e quindi il suo raffreddamento.
ln un ambiente molto caldo, privo. di ventilazione, questo meccanismo non è più sufficiente e la loro temperatura corporea può alzorsi tanto da causare collasso e shock e, senza un trattamento adeguato, sopraggiunge la morte in brevissimo tempo. ll cane colpito è agitato, ansima e ha le mucose molto arrossate; nei casi più avanzati presenta convulsioni e coma. ll colpo di calore è un'emergenza che richiede un'immediata visita veterinaria per it trattamento dello shock e l'abbassamento della temperatura corporea. Nel frattempo, si può intervenire bagnando il cane con acqua fresca (non freddo) o olcol.
Per prevenire il colpo di calore è indispensabile non lasciare mai solo il cane chiuso in mocchina, anche se parcheggiato all'ombra. Se il sole girondo colpisce la macchina, pùò trasformorla rapidamente in una trappola mortale.
Durante le giornate calde e umide il cane deve sempre avere a disposizione una zono ventilota e protetta dal sole.
BIBLIOGRAFIA: "Il cane corso" - Micaela Cantini - De Vecchi editore 2004